lunedì 30 novembre 2009

L'Antartide è il continente più meridionale della Terra e comprende le terre e i mari che circondano il Polo Sud. Situato nell'emisfero australe a sud del Circolo polare antartico è circondato dai mari antartici. Con una superficie complessiva di circa 14 milioni di km² è il quinto continente in ordine di grandezza, dopo Asia, Africa, America settentrionale e America meridionale. Il 98% del suo territorio è completamente coperto da ghiacci con uno spessore medio di 1600 metri. È, in media, il luogo più freddo della Terra e con le maggiori riserve di acqua dolce del pianeta. Il territorio presenta la più alta media altimetrica sul livello del mare di tutti i continenti.[2] L'Antartide è considerato un deserto, con precipitazioni annue di soli 200 mm lungo la costa, e molto meno nelle regioni interne.[3] Il continente non è abitato permanentemente da nessuna popolazione umana, ma nonostante ciò si contano, durante l'anno, tra le 1000 e le 5000 persone che risiedono nelle varie stazioni di ricerca sparse in tutto l'Antartide. Qui sopravvivono solo piante ed animali che si sono adattati al clima rigido, tra cui pinguini, foche, muschi, licheni, e molti tipi di alghe.
Per convenzione il confine geografico è delimitato dalla cosiddetta convergenza antartica, la latitudine (circa 50° S) dove si inabissano le acque di superficie subtropicali. L'area compresa fra i 50° e il circolo polare antartico viene definita subantartica.
L'Antartide, assieme ai suoi ghiacci, svolge un ruolo importante nell'equilibrio ambientale del pianeta, visto che ogni variazione della calotta si ripercuote sulla circolazione oceanica e atmosferica e sul livello del mare.
Il nome Antartico deriva dal greco antarktikós (ανταρκτικός),[4] ovvero "opposto all'Artico". Sebbene fin dall'antichità si ipotizzasse l'esistenza di una Terra Australis il primo avvistamento confermato del continente viene fatto risalire al 1820 ad opera della spedizione russa di Mikhail Lazarev e Fabian Gottlieb von Bellingshausen, tuttavia la scoperta venne quasi ignorata per tutto il XIX secolo per via dell'inospitalità del continente. Il primo uso formale del nome "Antartide" in riferimento ad un continente, risalente agli anni 1890, è attribuito al cartografo scozzese John George Bartholomew.
Dal 1959 lo status politico dell'Antartide è regolato dal Trattato Antartico, firmato ad oggi da 46 paesi. Il trattato vieta le attività militari e minerarie, sostiene la ricerca scientifica, e protegge le ecozone del continente. Sono in corso esperimenti condotti da più di 4000 scienziati di varie nazionalità e con diversi interessi di ricerca.[5]

Storia

Per approfondire, vedi la voce Storia dell'Antartide.
L'ipotesi della esistenza di una Terra Australis, cioè di un vasto continente nell'estremo sud del mondo con lo scopo di "equilibrare" le terre del nord (Europa, Asia e Nord Africa), esisteva fin dai tempi di Tolomeo, che suggerì l'idea di simmetria di tutte le terre conosciute nel mondo. Rappresentazioni di una grande superficie meridionale erano comuni nelle mappe. Ancora nel tardo XVII secolo, dopo che gli esploratori avevano scoperto che il Sud America e l'Australia non erano parte del mitico "Antartide", i geografi credevano che il continente fosse molto più vasto rispetto alla sua dimensione reale.
Le mappe europee continuarono a mostrare questo ipotetico territorio fino a quando le navi del capitano James Cook, HMS Resolution e HMS Adventure, non attraversarono il Circolo polare antartico il 17 gennaio 1773, nel dicembre 1773 e nuovamente nel gennaio del 1774.[6] Cook in realtà era arrivato a circa 75 miglia (121 km) della costa antartica, prima di essere costretto ad invertire la rotta di fronte ai ghiacci nel gennaio 1773.[7] Il primo avvistamento confermato dell'Antartide è dibattuto fra 3 diversi equipaggi. Secondo diverse organizzazioni (National Science Foundation,[8] NASA,[9] Università della California (San Diego),[10] e da altre fonti[11][12]), le navi capitanate da tre uomini avvistarono il nuovo continente nel 1820: Fabian Gottlieb von Bellingshausen (capitano della Marina Imperiale Russa), Edward Bransfield (un capitano della Royal Navy), e Nathaniel Palmer (un cacciatore di foche statunitense). Von Bellingshausen il 27 gennaio 1820, tre giorni prima dell'avvistamento di Bransfield, e dieci mesi prima di Palmer (novembre 1820). Quel giorno le due navi della spedizione guidata da Von Bellingshausen e Mikhail Petrovich Lazarev raggiunsero un punto a di 32 km (20 miglia) del continente antartico e videro i campi di ghiaccio. Il primo sbarco documentato sulla terraferma avvenne con l'americano John Davis nell'Antartide occidentale il 7 febbraio 1821, anche se questa versione è contestata da alcuni storici.
Nel dicembre 1839 una spedizione salpò da Sydney, in Australia, e riferì la scoperta "di un continente antartico a ovest delle isole Balleny". Quella parte di Antartide venne in seguito denominata "Terra di Wilkes".
Nel 1841 l'esploratore James Clark Ross passa attraverso quello che è oggi conosciuto come il Mare di Ross e scoprì l'Isola di Ross. Navigò lungo un enorme muro di ghiaccio che venne successivamente nominato Ross Ice Shelf. I monti Erebus e Terror vennero dedicati alle due navi dalla sua spedizione: HMS Erebus e Terror.[13] Mercator Cooper sbarcò nell'Antartide orientale il 26 gennaio 1853.[14]

Spedizione Nimrod (da sinistra): Wild, Shackleton, Marshall e Adams
Durante la spedizione Nimrod guidata da Ernest Shackleton nel 1907, gli uomini guidati da T.W. Edgeworth David furono i primi a scalare il monte Erebus e a raggiungere il Polo Sud magnetico. Shackleton e altri tre membri della sua spedizione ottennero diversi primati tra il dicembre 1908 e il febbraio 1909: furono i primi uomini a percorrere la Ross Ice Shelf, i primi ad attraversare la catena dei Monti Transantartici (attraverso il ghiacciaio Beardmore). Il 14 dicembre 1911, una spedizione guidata da esploratore polare norvegese Roald Amundsen divenne il primo a raggiungere il Polo Sud geografico, utilizzando un percorso che parte dalla Baia delle Balene e il Ghiacciaio Axel Heiberg.[15] Un mese più tardi, la sfortunata spedizione di Robert Falcon Scott raggiunse il polo.
Richard Evelyn Byrd compì numerosi viaggi sull'Antartico in aereo negli anni 1930 e anni 1940. Condusse ampie ricerche geologiche e biologiche.[16] Fu fino al 31 ottobre 1956 che non si rimise piede al Polo Sud; in quel giorno la US Navy group guidata da George J. Dufek vi atterrò con successo
Geografia

L'Antartide è una delle otto ecozone o regioni biogeografiche della Terra.
Con una superficie di 13 milioni di km², ai quali si aggiungono 1,5 milioni di km² di barriere[18] è il quinto continente del mondo per estensione.
Il continente è attraversato dalla Catena Transantartica lunga 3 500 km che si estende da Cape Adare (Terra Vittoria affacciato sul Mare di Ross) alla Terra di Coats (sul Mare di Weddell).
Il meridiano di Greenwich (0° di longitudine) divide l'Antartide in due parti:
l'Antartide Occidentale, o Antartide Minore che comprende grossomodo il territorio situato ad ovest del meridiano di Greenwich e ad est dei 180° di longitudine (Penisola Antartica, Terra di Mary Bird e Terra di Ellsworth)
l'Antartide Orientale o Antartide Maggiore, un altopiano di circa 10 milioni km² (anticamente unito all'Australia e situato nell'area ad est del meridiano di Greenwich e ad ovest dei 180° di longitudine.
L'elevazione maggiore si ha in corrispondenza del Massiccio Vinson (4 897 m s.l.m.[19][20]) facente parte dei Monti Ellsworth nella Penisola Antartica mentre la depressione maggiore è la Fossa subglaciale di Bentley a 2 538 m[21] sotto il livello del mare, situata nella parte orientale del continente.
La calotta di ghiaccio, che ricopre l'Antartide è suddivisa in calotta orientale (con uno spessore medio di 2 500 m[22]) e calotta occidentale (con uno spessore medio di 1 700 m[22]) dalla Catena Transantartica, i massimi spessori della calotta si trovano presso la Terra di Adelia a soli 400 km dalla costa: qui vi è una profonda depressione colmata da 4 776 m di ghiaccio[21]. Se si considera la massa dei ghiacci che ricopre la superfice, l'Antartide è il continente mediamente più alto sul livello del mare, escludendo invece il profilo dato dalle calotte glaciali e considerando esclusivamente il livello medio dello strato roccioso, questo continente è mediamente il più basso.
Con un volume medio totale di 26,6 milioni di km3 [22], essa costituisce il 92% delle riserve di acqua dolce del globo [22]. È stato calcolato che la completa fusione dei ghiacci dell'antartide comporterebbe un innalzamento del livello degli oceani di ca. 70 metri [22]. Gli iceberg che si staccano dalla calotta possono raggiungere e superare le dimensioni della Corsica.

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